In base all’aspetto che le cellule tumorali presentano all’esame microscopico, si possono distinguere due diversi tipi di tumore del polmone:
1. il carcinoma polmonare NON a piccole cellule [Expand]
è la forma più comune costituendo il 75-80% di tutti i tumori polmonari. In genere cresce e si diffonde in maniera più lenta rispetto al carcinoma polmonare a piccole cellule. Il carcinoma polmonare NON a piccole cellule viene a sua volta suddiviso in tre differenti tipi:
Carcinoma a cellule squamose (o epidermoidale o spinocellulare): è il più diffuso negli uomini. Rappresenta circa il 30% di tutti i tumori polmonari.
Adenocarcinoma: si sviluppa dalle cellule che secernono il muco bronchiale; la sua frequenza è pari al 30-40%. E’ il tumore polmonare più frequente tra chi non abbia mai fumato e tra le donne. La frequenza dell’ adenocarcinoma è in costante aumento.
Carcinoma a grandi cellule: il nome deriva dalle grandi cellule tondeggianti che si evidenziano quando si esamina un campione di biopsia al microscopio. Rappresenta circa il 15% di tutti i tumori polmonari. Negli ultimi decenni il carcinoma a cellule squamose è in diminuzione, mentre si osserva un aumento relativo degli adenocarcinomi, probabilmente in rapporto a un cambiamento nella produzione e composizione delle sigarette. [/Expand]
2. il carcinoma polmonare a piccole cellule o microcitoma[Expand]
o “a chicco d’avena”, così definito dalla caratteristica forma delle cellule. La forma a piccole cellule è nettamente più aggressiva della forma non a piccole cellule. Il microcitoma è caratterizzato da una rapida crescita e presenta maggiori probabilità di propagarsi ad altri organi. Proprio a causa di questa sua aggressività non è per lo più indicata la resezione chirurgica. Il tumore polmonare a piccole cellule risponde molto bene alla chemioterapia e alla radioterapia ma nonostante ciò la malattia è recidiva (cioè si ripresenta) a distanza di un tempo variabile da una persona all’altra, nella quasi totalità dei casi.
On the basis of the aspect shown by tumour cells when examined under the microscope we can distinguish two different types of lung cancer:
1. the NON small-cell lung cancer
it is the most common form and accounts for 75-80 per cent of all lung cancers. Generally it develops and spreads out more slowly than the small cell lung cancer.
The NON small cell lung cancer is in turn divided into three different types:
Squamous cell carcinoma (or epidermoid or spinocellular carcinoma): it is the most widespread in men and accounts for approximately 30 per cent of all lung tumours.
Adenocarcinoma: it arises from the cells secreting the bronchial mucus; its frequency is 30-40 per cent. It is the most frequent lung cancer among the nonsmokers and women.
The frequency of adenocarcinoma is constantly increasing.
Large cell carcinoma: its name derives from the round large cells appearing when a biopsy sample is examined under the microscope. It accounts for about 15 per cent of all lung cancers.
In the last few decades the squamous cell carcinoma is declining while a relative increase in adenocarcinomas is observed, probably due to a change in cigarette production and composition.
2. The small cell lung carcinoma or microcytoma or ‘oat cell’ carcinoma, so defined because of the characteristic shape of its cells. The small cell lung cancer is definitely more aggressive than the non small cell lung cancer. The microcytoma is characterised by rapid growth and is more likely to spread to other organs. Just because of its aggressivity, surgical resection is generally not indicated. The small cell lung cancer responds very well to chemotherapy and radiation therapy, but nevertheless the disease is recurrent (that is to say reappears) after a period which varies from person to person in almost all cases.