Invalidità e pensionamento
Invalidità pensionabile
Il lavoratore che, a causa delle conseguenze di una neoplasia, veda ridotta la sua capacità di lavoro in modo permanente a meno di un terzo può richiedere il riconoscimento dell’invalidità pensionabile. In questo caso, a differenza dell’invalidità civile, il giudizio risulta ad personam, cioè si deve valutare quanto le infermità accertate incidano sulla capacità lavorativa attitudinale di un determinato individuo. La domanda deve essere presentata presso la sede INPS di competenza e alla domanda deve essere allegato il modello SS3 che deve essere compilato dal medico di fiducia. Se la domanda dovesse essere respinta, il soggetto potrà presentare ricorso presso i Comitati provinciali e regionali dell’INPS.
Pensionamento anticipato
Per i lavoratori invalidi, con un’ invalidità superiore al 74%, vi è il beneficio di ottenere 2 mesi di contribuzione per ogni anno lavorativo prestato come invalido.
Questo beneficio è riconosciuto fino ad un massimo di 5 anni.
Pensione di inabilità
Per ottenerne il riconoscimento il soggetto deve avere i seguenti requisiti:
- età compresa tra 18-65 anni
- percentuale di invalidità del 100%
- reddito al di sotto dei limiti minimi previsti dalla legge
Al compimento del 65° anno tale assegno verrà sostituito dalla pensione sociale.
La domanda va presentata all’ASL di competenza, la cui commissione medico-legale deve fissare entro tre mesi la data della visita.
Se la domanda non viene accolta, le modalità per la presentazione del ricorso sono uguali a quelle per la mancata concessione dell’assegno di invalidità.